cianotiche visioni di un mondo futuribile - 1

diciamo addio, come il bolognese con l'R moscia
a chi la rivolta l'ha nei capelli
nei vestiti lisi ma precisi
nelle toppe, nei tatuaggi sotto polsini di camicie bianche
nelle cose non dette perché pensate da altri.

abbracciamo la nuova rivolta senza uniformi, senza simboli
di uno scontento profondo miglia, nell'infinito cratere
di ciò che saremmo potuti essere.

nutrendoci di lettere e sputando parole
violentando pagine bianche come spose
finalmente anche la generazione del nulla nel tutto, sarà.

quando la pila di fogli, tele, canzoni, poesie, urla, immagini, arriverà alla luna

potremmo riposare leggeri come astronauti e sereni come santi
vedendo ancora il sole svegliare la terra lontana,
più piccola di quando crede, più giovane di quanto dica.

K. [presentazione]


i giornali riposano nelle bucalettere,
il sole, dietro i palazzi.

le TV spente sono fredde, e lo schermo riflette la luce blu del mattino.

il silenzio é totale, all'alba delle cose.
c'é qualcosa che non và, e certi già hanno capito.

K é morto.

tavola 16


ricominciamo.

la mosca é finita. mancano degli accorgimenti che attuerò nei momenti liberi, ma finalmente ho qualcosa di pronto da presentare!
vedremo..