Acqua



"Tredici colpi al centro del petto. Ritmo proibito, e spasmi, in quella cucina bianca. Scompaio, penso. Scompaio, ho il tempo di sussurrare, prima che con violenza dal mio interno prenda a emergere tutto quanto. Non ho il tempo, di prendere il respiro. La spina dorsale si fa frusta che scatta in avanti. L'acqua esce da dove è entrata e sono una fontana. Acqua limpida e perfetta che esce dal mio corpo. Vomito come può farlo una fonte di montagna, senza smettere. Gli occhi si fan buchi neri dai quali esce acqua a loro volta, così come le narici, le orecchie. In continuazione, senza sosta. Non riesco a pensare a niente. Il pavimento sotto di me prende a bagnarsi, sempre d più. Crollo, dalla sedia in ginocchio. I pantaloni si bagnano, le calze si bagnano, mentre continuo a rigettare acqua, e acqua, e ancora acqua."

Tratto dal racconto breve
ACQUA, di Carlo Beer

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo disegno mi piace particolarmente